mercoledì 30 ottobre 2019

PSICOLOGIA


CARL GUSTAV JUNG

Le differenze tra Freud e Jung sono molto evidenti e riguardano soprattutto la concezione della libido. Secondo Jung infatti, la libido è un'energia vitale più generale, non conducibile solamente all'energia sessuale. Nel processo evolutivo viene individuato un contrasto tra le esigenze pulsionali e la necessità di prendere le distanze da esse. Questo contrasto può essere superato tramite l'attività simbolica, trasformando quindi le pulsioni in manifestazioni simboliche e culturali; attraverso il simbolo possiamo esprimere ciò che non riusciamo ad esprimere tramite la parola.
Un'altra importante differenza riguarda l'inconscio: l'inconscio junghiano contempla anche quello collettivo, non solo quello individuale, in cui si possono trovare gli archetipi, che sono immagini primordiali universali. Gli archetipi principali sono la madre, la nascita, l'eroe, il fanciullo, il vecchio e l'animale, ed essi sono presenti in ciascuno di noi.
Jung chiarisce anche il significato di Anima, Animus, Persona, Ombra. L'Anima costituisce le componenti femminili nella personalità maschile; Animus è la parte maschile nella personalità femminile; la Persona è l'immagine pubblica dell'individuo e l'Ombra è una componente psicologica, irrazionale, istintiva e animalesca.
Nell'opera tipi psicologici" egli elabora una tipologia che riguarda le modalità di atteggiamento nei confronti del mondo esterno e interiore. Individua due orientamenti principali: l'estroversione e l'introversione. L'estroverso dirige la sua libido verso il mondo e le attività esterne; l'introverso invece, è concentrato sul proprio mondo interiore. A questa distinzione è accompagnata l'individuazione di quattro funzioni psicologiche:
-il pensiero: funzione razionale che permette di capire le realtà;
-il sentimento: funzione razionale che rivela se una cosa è piacevole o meno;
-la sensazione: funzione irrazionale che corrisponde alla percezione sensoriale;
-l'intuizione: funzione irrazionale che indica la provenienza e il fine di una cosa.
La vita psichica, dal punto di vista di Jung, è quindi conflittuale: esigenze e caratteristiche diverse si scontrano tra loro, ma tale conflitto può essere sanato.

PSICOLOGIA


ALFRED ADLER

Secondo Adler, la nevrosi non ha origine sessuale, come sosteneva Freud, bensì dipende dalle relazioni e dal senso di inadeguatezza: il bambino infatti aspira alla superiorità per superare il complesso di inferiorità nei confronti dell'adulto. Anche l'adulto però può provare dei sentimenti di inadeguatezza che caratterizzano la sua volontà di affermazione, che nei suoi primi scritti Adler definisce come volontà di potenza. Lo sviluppo individuale è definito quindi come il tentativo di compensare e ribaltare il senso di inferiorità.
Egli sostiene inoltre che nel contesto nevrotico prevale la dimensione individuale da quella collettiva, infatti il soggetto nevrotico tende a conseguire e soddisfare i suoi desideri egoistici, e nel momento in cui essi non dovessero realizzarsi, l'individuo sviluppa l'aggressività.
La terapia, secondo Adler, attribuisce un forte peso alla dimensione cosciente; essa prevede un confronto diretto e aperto tra terapeuta e psicoanalista, in modo che il paziente possa essere rieducato alla relazione sociale.



PSICOLOGIA

SVILUPPO E PSICOANALISI: OLTRE FREUD


Attorno al 1902, alcuni psicoanalisti iniziarono a trovarsi a casa di Freud per costruire una teoria coerente e condivisa per allontanare il rischio di interpretazioni devianti. 
La teoria freudiana iniziò così ad uscire dai confini austriaci, diffondendosi in tutta Europa e anche negli Stati Uniti. 


Un incontro importante per Freud fu quello con il medico svizzero Carl Gustav Jung, con cui iniziò una grande amicizia e collaborazione, destinata a durare negli anni. 
Fino ad allora il gruppo psicoanalitico fu molto coeso, ma iniziarono a sorgere dei contrasti e posizioni differenti, la prima delle quali fu quella di Alfred Adler, che si distaccò dalla società psicoanalitica. 

PSICOLOGIA

L'INFLUENZA SOCIALE, LA "BANALITA' DEL MALE" E IL COMPORTAMENTO MALVAGIO CONFORMISMO E CONSENSO SOCIALE NELLA TEORIA DI ...