domenica 7 giugno 2020

ANTROPOLOGIA

RELAZIONI E TERMINI DI PARENTELA 

CONSANGUINEITÀ E AFFINITÀ

La parentela è l'insieme delle relazioni che legano li individui tra loro o sulla base della discendenza comune o per via matrimoniale. Per discendenza comune si intende la consanguineità. Due individui vengono considerati parenti  non solo quando sono consanguinei, ma anche quando vi è un matrimonio degli individui stessi o di un loro consanguineo. Essi sono definiti parenti affini. Esistono però diverse idee sulla parentela che variano da una cultura all’altra in relazione al concepimento, la formazione e la crescita. La concezione della parentela comprende anche una quantità di regole che coinvolgono gli individui e i gruppi a cui appartengono. Un’ulteriore aspetto importante della parentela elia religione: spesso i matrimoni sono celebrati contemporaneamente a riti religiosi. I bambini quando nascono sono sottoposti a rituali religiosi che ne dichiarano l’appartenenza a una comunità di fedeli. 


DIAGRAMMI DI PARENTELA
Per descrivere le relazioni di parentela venivo o utilizzati i diagrammi: disegni fatti di simboli che mostrano le relazioni di Ego (io) con i suoi parenti consanguinei e affini. Per evitare problemi di traduzione, gli antropologi hanno introdotto delle lettere che svolgono la funzione di sigle e descrivono la relazione che lega tra loro gli individui presenti nei diagrammi. 


LA DISCENDENZA 
La discendenza è il criterio per stabilire la consanguineità e si divide in due modi: la discendenza patrilineare e quella matrilineare. Quella patrilineare è stabilita attraverso gli individui di sesso maschile, mentre quella matrilineare di sesso femminile. Quando la discendenza è rigidamente stabilità si parla di gruppi di discendenza. I membri di questi gruppi godono degli stessi diritti e doveri. Bisogna sempre tenere conto però delle differenze di genere, di età, di risorse e di autorità. 
Esistono però altri criteri di discendenza:
  • per libera scelta;
  • società bilaterali: si mantengono gli stessi rapporti tanto con la famiglia del padre quanto con quella della madre.
Un fattore importante collegato alla parentela è la residenza e i modelli di residenza variano nelle società. I modelli più insoliti di residenza sono:

  • la residenza natolocale: prevede che marito e moglie dopo il matrimonio continuino a vivere con la famiglia d’origine;
  • la residenza avuncolocale: prevede che una coppia vada a stabilirsi vicino alla residenza del fratello della madre dello sposo.

LE TERMINOLOGIE DI PARENTELA
Un aspetto importante della parentela sono le diverse modalità dei nomi dati ai parenti. 
Lewis Morgan notò che negli irochesi a ogni termine con chi un individuo designava in proprio parente ne corrispondeva un altro usato da quest’ultimo per designare il primo (chiamare padre il fratello del padre e madre la sorella della madre). Per questo motivo si parla di sistemi di parentela. Morgan riuscì anche a dimostrare che sistemi tra loro diversi, possono convivere in regioni geograficamente vicine, mentre sistemi tra loro simili possono essere rintracciati in località lontane tra loro.

AFFINITÀ E MATRIMONIO
La nascita di un legame tra due persone che non hanno un legame di consanguineità, avviene attraverso il matrimonio, che può essere monogamico, poliginico e poliandrico. 
L'incesto è l'unione tra consanguinei e nella storia era consentito solo ai nobili: lo scopo dell'unione era quello di preservare la nobiltà del sangue familiare.
La proibizione dell'incesto è quella regola che tutti i gruppi umani si sono imposti per poter mandare avanti la società e creare connessioni extrafamiliari, quindi più vaste. Infatti lo scambio matrimoniale tra diversi gruppi, permette di superare il problema della mancanza di partner sessuali.
Il matrimonio è una forma di unione socialmente riconosciuta, tramite la quale un individuo, si lega ad un altro, e con essi anche i loro gruppi familiari. È infatti grazie al matrimonio che la riproduzione viene regolata, e che un individuo viene assegnato ad una famiglia; per questo i nati al di fuori del matrimonio vengono definiti illegittimi, e in molte realtà vengono emarginati, oppure dati in adozione.

Questo aspetto del matrimonio, quello di controllo della fertilità femminile, appare più chiaro con il levirato, ovvero quel costume in base al quale la moglie di un defunto va in sposa al fratello di quest'ultimo, che diventa tutore della moglie e della sua famiglia.
Inoltre, esiste anche la pratica del sororato, che indica il costume di dare in moglie, ad un uomo rimasto vedovo, la sorella della donna defunta, con lo scopo di rimpiazzare le facoltà riproduttive della donna scomparsa a vantaggio del gruppo del marito.
Oltre alla società patriarcali, esistono anche le società matriarcali, in cui sono le donne ad avere il potere familiare. Uno dei sostenitori maggiori di questa posizione fu Johann Jakob Bachofen, un antropologo svizzero, ipotizzando l'avvento tardo nella storia dell'umanità, del patriarcato e della società patrilineare rispetto al matriarcato e alla società matrilineari.
Il termine matriarcale non deve essere però sovrapposto al termine matrilineare, perché anche nelle società matrilineari sono gli uomini che tendenzialmente detengono l'autorità, sebbene le donne siano tutelate.
Vengono chiamate società matrifocali, quelle società nelle quali le figure maschili tendono a essere marginali alla conduzione del patrimonio familiare. In questi contesti gli uomini sono praticamente assenti perché cacciano, commerciano o viaggiano: per questo la cura dei figli, il loro mantenimento e la loro educazione sono assegnati alle madri.

Nessun commento:

Posta un commento

PSICOLOGIA

L'INFLUENZA SOCIALE, LA "BANALITA' DEL MALE" E IL COMPORTAMENTO MALVAGIO CONFORMISMO E CONSENSO SOCIALE NELLA TEORIA DI ...